Accesso ai servizi

PALAZZO CONTI MORRA

Gran parte del nostro Paese fu proprietà dei Morra, divenuti conti di Lauriano con il tenente di fanteria Gian Battista di Bernardino. Il palazzo di Lauriano fu la residenza estiva dei conti Morra. Per il resto dell’anno essi vissero a aTorino.
Durante il periodo in cui il Piemonte era soggettato alla Francia, Bernardino Morra si trovò a guidare il Comune. Si distinse anche come archeologo, dirigendo importanti scavi nell’area, da lui appositamente acquistata a Monteu, dove un tempo c’era la città romana di Industria.
Bernardino Morra ebbe tre figlie: Felicita; Teresa, sposò il cugino Carlo Felice Morra di Carpeneto; Luisa sposò Prospero Veggi di Castelletto. Alle sorelle Teresa e Luisa si deve la ristrutturazione del palazzo di Lauriano, come risulta da una scritta sul pavimento del salone centrale recante la data 1859.
Dal matrimonio di Teresa col cugino Carlo Felice Morra nacquero tre figli: Enrico e Teresa Carlotta, morti in giovane età e Bernardino Luigi. Nel 1864 sposò Ortensia, figlia del Barone Bonifacio Visconti d’Ornavasso, da cui ebbe un figlio e tre figlie: Carlo; Teresa Carolina Luisa Maria ; Maria Luisa Adelaide che andò in sposa al conte Edgardo Caratti; Paola Carolina Amalia Maria che sposò il marchese Alberto di Vincenzo De Bassecourt.
Con la morte di Carlo a 20 anni, nel 1897, la dinastia Morra di Lauriano ebbe termine.
Gli anziani ci hanno lasciato una buona memoria dei conti, ricordando in particolare Teresa, MariaLuisa e Paola poiché avevano l’abitudine di intrattenersi affabilmente con la gente durante la passeggiata serale.
Dai registri parrocchiali veniamo anche a sapere che fino al 1921 i Conti Morra, alternandosi ai signori del Paese, furono i padrini di cresima dei maschi di Luriano, mentre le contesse, la marchesa e le signore furono le madrine delle femmine.
I terreni e le cascine dei conti erano amministrati da agenti o fattori. Cinque cascine erano situate lungo via Bodana; ogni cascina aveva un forno per la panificazione, cisterne d’acqua per il bestiame e un pozzo.
I Conti erano anche proprietari della Chiesa del Romitorio e del terreno circostante ove, verso il 1100, c’era un cimitero.

Notizie tratte da “Ricordi di Lauriano” di Luigi Baroetto e Rosa Elia